Sito denuclearizzato

lunedì 14 marzo 2011

Giappone nucleare - quello che la TV non dice - incontri di approfondimento mercoledì 16 e 23/03 al Kronos

 Il Coordinamento Energia Felice, con gli aperitivi No-Nuke del mercoledi, c/o Kronos, via Borsieri 12, Milano, ritiene importante approfondire, in vista del referendum del 12(?) giugno, per il quale è attivamente mobilitato, una informazione ed un dibattito seri sulla questione nucleare e sull'alternativa delle rinnovabili.

Mercoledi 16 marzo - ore 18.00, a Milano, in via Borsieri, andiamo a discutere, con Alfonso Navarra, "tutto quello che sul nucleare non vi dice la TV".

Mercoledi 23 marzo - stessa ora e stesso posto - Mario Agostinelli spiegherà quanto sta succedendo ai reattori nucleari giapponesi "incindentati" dall'impatto del binomio terremoto-tsunami.

Non mancate, anche per venire a prendere il materiale antinucleare da distribuire in strada o porta a porta.

Abbiamo anche preparato delle schede formative che - crediamo - risulteranno utilissime a tutti gli attivisti. Procurarvele sarà anche un occasione per contribuire alle spese del CEF che non ha dietro di sé partiti politici.

Diamoci dentro, poiché abbiamo solo tre mesi scarsi per portare a votare 25 milioni circa di italiani al referendum e chiuderla una buona volta con i piani nucleari di questo governo!

Info: 02-58101226 email kronospn@tiscali.it; oppure info@energiafelice.it;

 

Qui di seguito, qualche spunto per la riflessione e la discussione.

Nonostante le rassicurazioni del premier nipponico, e gli sforzi eroici dei "superpompieri" coadiuvati dai tecnici americani per evitare la catastrofe, è ancora alta la probabilità che a Fukushisma - o in qualche altra centrale nucleare sbatacchiata dal sisma - accada una Chernobyl 2, vale a dire una fusione del nocciolo, che, secondo

Masashi Goto, ex progettista di impianti atomici, darebbe vita ad "un vulcano che diffonde materiale radioattivo".

La stampa, con la sua solita propensione allarmistica, non lesina oggi i titoli catastrofici ad effetto, "sparati" persino sulle prime pagine.

Manca, naturalmente, una spiegazione ragionata del rischio atomico e delle sue cause effettive, al di là delle interviste agli esperti, spesso travisati, a cui si fa dire tutto e il contrario di tutto.

Nel frattempo sarà opportuno ricordare quello che, anche su questa tragedia in corso, non apprendermo mai dai tipici programmi televisivi, il più delle volte esempi di superficialità urlata ad uso e consumo di "maggioranze" o "opposizioni" che si vorrebbero mantenere relegate al livello di tifoserie da stadio:

1- "Chernobyl era un reattore militare finalizzato alla produzione di plutonio military grade con caratteristiche specifiche per confezionare ordigni atomici, nucleali, bombe atomiche insomma!" - Questo "piccolo particolare" lo lasciamo menzionare all'ing. Giorgio Prinzi, Segretario del Comitato italiano per il rilancio del Nucleare (CIRN), da cui traiamo la citazione.

2 - Il Giappone ha 55 centrali nucleari anche perchè è la più importante "potenza nucleare latente". E' il terzo produttore mondiale di energia nucleare (dopo USA e Francia) con un 30% del fabbisogno elettrico coperto dall'atomo "di pace", che però sostiene ambizioni militari. Ha impianti di arricchimento dell'uranio in proprio. Ma, con la scusa di voler aggirare la dipendenza da questo minerale di cui non ha disponibilità di miniere, ha lanciato da tempo un vasto programma per l'acquisizione di larghi quantitativi dell'altro combustibile nucleare cioé del Plutonio, che è anche il miglior "esplosivo" per le bombe nucleari. Ne avrebbe accumulato, nel corso degli anni, una trentina di tonnellate.

A farla breve, l Giappone potrebbe oggi in tre mesi dispiegare 4.000 testate atomiche. Anche questo "dettaglio" conviene farlo rivelare a Paul Wolfowitz, ex vicesegretario di Stato di George W. Bush (vedi "Sole 24 Ore" del 24 settembre 2009).

3- Nella stessa centrale di Fukushima uno dei tre reattori andava a MOX, miscela di ossidi di uranio e plutonio. Qui, se il reattore esplodesse, i guai per l'inquinamento sarebbero veramente grossi, ma proprio grossi, il fallout radioattivo contenendo plutonio...

Per l'uso militare dei reattori giapponesi vedi il seguente rapporto: http://www.largeassociates.com/R3126-A1-%20final.pdf

Buona lettura!

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