Sito denuclearizzato

lunedì 28 novembre 2011

Azioni contro il treno Castor / Corrispondenza dalla Francia

ciao,
questo è un nostro compagno su in Francia .......

inoltrare se è possibile



Intervista con un compagno dal campeggio anti-nucleare di Valognes (Francia)

http://www.radiocane.info/cronache-dal-fronte/oltrecortina/1178-azioni-contro-il-treno-castor-corrispondenza-dalla-francia.html



Mercoledì 23 novembre 2011, come ogni anno dal 1995, è partito da Valognes (Normandia) il treno CASTOR (Cast for Storage and Transport Of Radioactive Material) che porta le scorie nucleari dal sito di "riciclo" di La Hague (Francia) al sito di "stoccaggio" di Gorleben (Germania). Come ogni anno, il movimento anti-nucleare si mobilita per bloccare questo treno della morte tramite varie azioni (cortei, blocchi, sabotaggi, etc.). Quest'anno, però, non è come tutti gli altri.

Il 2011 è stato l'anno della catastrofe di Fukushima, che ha messo di nuovo in luce il pericolo infinito dell'energia nucleare. Germania, Giappone, Italia e tanti altri paesi hanno rinunciato al nucleare (soprattutto per via dei costi degli incidenti, più che per salvaguardare le persone). In Francia, con 58 reattori, l'enorme potenza del gruppo Areva, le esportazioni di tecnologia nucleare in altri paesi, i legami stretti tra nucleare civile e nucleare militare, la questione non si pone neanche. I principali partiti politici, dall'estrema destra all'estrema sinistra, convergono sul consenso pro-nucleare. Il movimento anti-nucleare è stato molto debole in questi ultimi anni, e quasi tutto in mano ad associazioni con posizioni molto ambigue e per la maggior parte riformiste, nonostante l'emergenza assoluta della situazione.

Il 2011 è anche l'ultimo anno in cui partirà un treno di questo tipo. I treni CASTOR rappresentano comunque una parte minuscola delle scorie nucleari, la cui stramaggioranza viene semplicemente lasciata a marcire in campo aperto in Siberia, grazie agli accordi fra Areva e l'oligarchia russa.

Ogni anno viene lanciata una forte mobilitazione in Germania per bloccare il treno. Per chi legge il tedesco o il francese, raccomandiamo i capitoli del libro Autonome in Bewegung, che rintracciano la storia di questo movimento dagli anni 80*. Purtroppo e per via della potenza delle lobby pro-nucleare, in Francia non c'è mai stato una simile mobilitazione. Dopo il grosso movimento degli anni 80, sono rimasti pochi compagni a combattere il mostro nucleare nel paese europeo che conta più centrali.

Quest'anno, vari collettivi di tante città hanno deciso di lanciare un campeggio anti-nucleare al punto di partenza del treno, a Valognes, dal 21 al 24 novembre. Sono state anche preparate una serie di azioni decentralizzate per bloccare il treno lungo il suo percorso.

Il giorno della partenza del treno, il 23, hanno avuto luogo scontri tra i partecipanti al campeggio che provavano a bloccare i binari e la polizia. Sono state arrestate 16 persone, e 3 sono state ferite. Questo ha permesso comunque di ritardare la partenza del treno, che è arrivato in Germania solo oggi, venerdì 25 alle 10:00. La mobilitazione prosegue lì.

Il sito della mobilitazione in Francia (in francese):

http://valognesstopcastor.noblogs.org/

Il sito della mobilitazione in Germania (in tedesco):

https://www.gorleben-castor.de/

Immagine e video degli scontri a Valognes:

http://juralib.noblogs.org/2011/11/23/train-de-dechets-nucleaire-heurts-avec-les-manifestants-cinq-interpellations/

La pagina twitter per seguire il percorso del treno e le azioni di sabotaggio:

http://twitter.com/#!/sdnfr



*disponibile in francese:

http://goubligoubla.files.wordpress.com/2011/11/lutte_contre_letat_nucleaire.pdf

e in tedesco:


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https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cosp-irare

domenica 27 novembre 2011

Saluggia, la notte delle betoniere nucleari

Lo abbiamo saputo per caso, alle 19 di giovedì 24 novembre 2011, che nella stessa notte, a partire dalle 0.30, sarebbero cominciate ad arrivare le prime delle 150 betoniere cariche di cemento liquido, per realizzare la gettata per le  fondamenta del deposito nucleare D2 di Saluggia.
 
Alle 0.30, avvertita la Questura, ci siamo ritrovati davanti alla strada di ingresso degli impianti nucleari, a testimoniare la nostra ferma opposizione a questa opera che condanna Saluggia e tutta l'Italia a dover tenere i rifiuti radioattivi nel luogo paradossalmente più pericoloso.
 
Eravamo militanti di Legambiente, di Pro Natura, c'era il Partito Democratico, la Federazione della Sinistra, SEL, il Movimento 5 Stelle, e c'erano molti cittadini di Saluggia e dei paesi del circondario: in tutto almeno 50 persone.
 
Le betoniere sono arrivate davvero, verso le ore 0.40: prima due, poi altre due, poi ancora altre due.
 
Si sono fermate davanti alla simbolica catena umana che avevamo formato nei pressi dell'imbocco della strada di acceso all'area nucleare, mentre noi abbiamo spiegato, ancora una volta, le mille ragioni della nostra contrarietà.
 
Alle ore 2.00 la manifestazione si è pacificamente conclusa.
 
Il problema però rimane, e si aggrava sempre di più!
 
"Viene voglia di piangere" abbiamo detto giovedì sera davanti alle betoniere con il motore acceso, "ma non siamo di certo rassegnati ad accettare che si compia questo assurdo progetto".
 
Legambiente del Vercellese
Gian Piero Godio