Sito denuclearizzato

lunedì 12 novembre 2012

Milano: 1-2 dicembre - worshop e Azioni DALLA PARTE DELLA TERRA!

Appello alla diffusione ed alla partecipazione tra i territori ...
 
NO EXPO, NO TEM, NO PEDEMONTANA, NO TAV ...
NO INC, NO NUKE, NO TAP, NO MOUS, NO e ANCORA NO!
 
Parliamone ed Agiamo il prossimo 1 e 2 dicembre a Milano
 

venerdì 21 settembre 2012

Genuino ClanDestino

locandina della tre giorni di Genuino Clandestino nazionale che ci sarà il prossimo 5-6-7 ottobre a milano!




domenica 6 maggio 2012

08/05 Zerogas Tour a Monza - Paghi ancora le bollette?

Paghi ancora le Bollette? Non farlo più! Vieni a scoprire come l'8 maggio 2012 ore 20 a Monza alla 2a tappa del tour ZEROGAS
c/o FOA Boccaccio, via Rosmini 11 - campo sportivo E. Bracesco (ex-Verga) a 5 min a piedi dalla stazione FS (uscita binario 7) - VEDI MAPPA: siamo qui
DIFFONDI L'EVENTO: http://www.facebook.com/events/427842723894638/

La tappa brianzola del tour dell'iniziativa internazionale contro la combustione di risorse fossili, contro l'inganno delle tecnologie della cosiddetta green economy, per la diffusione delle molteplici e versalitili soluzioni VERAMENTE INESAURIBILI E RINNOVABILI e SOPRATTUTTO AUTOPRODOTTE a livello di singoli edifici o di comunità locali. NON MANCHIAMO, SERVE OGNUNO DI NOI

Da Torino, città dell'auto e dell'innovazione, alla Sardegna già ridotta a piattaforma petrolifera e sede di test nucleari e che qualcuno  vorrebbe tagliata in due da un gasdotto proveniente dall'algeria, passando per il Salento che vorrebbero sventrare con il TAP il progetto di gasdotto transatlantico e molti altri luoghi in cui il modello centralizzato di distribuzione delle risorse energetiche, con le sue guerre e le sue devastazioni a monte e con i risvolti sull'inquinamento e sulle tasche nostre a valle, si sta concretizzando nel suo definitivo attacco ai territori ed alle libertà personali e collettive di chi li vive.

Il tour a Monza evidenzierà due progetti in atto da lorsignori, con un video di denuncia e delle possibili azioni durante o dopo l'evento:
- il distributore di metano, biocarburanti e idrogeno NEL PARCO DI MONZA, per ora bloccato dalla magistratura, ma fortemente voluto da regione e cricche locali!
- "l'ecocity" di Villasanta dei f.lli Addamiano (quelli della torre incompiuta di Desio) sui terreni ancora da bonificare della ex-Lombarda Petroli e che andrà a TELERISCALDAMENTO!!!

Come nascente gruppo ZEROGAS BRIANZA rilanceremo la raccolta delle adesioni alla vertenza CIP6 per il recupero del 7% delle bollette elettriche dal 2001 a oggi che illecitamente hanno finanziato la combustione di rifiuti urbani, scarti industriali, biomasse, biocarburanti e altre amenità con i soldi che dovevano, stando alle direttive europee, essere destinati alla diffusione delle energie rinnovabili VERE. Vertenza già avviata dai comitati no inceneritore di Desio (blog.libero.it/NoIncDesio) e di cui trovate tutti i dettagli ed i materiali stampabili sul sito http://www.dirittoalfuturo.it/vertenza.html . Attualmente siamo già in aula a Torino e Nola (per Acerra), la campagna continua con la raccolta di adesioni dalle singole utenze agli enti locali.

Per dirla con le loro parole di chi si sta muovendo per questa iniziativa : "Zerogas è un progetto basato sul volontariato da parte di migliaia di attivisti già presenti in tutta Italia, che vogliono sconfiggere le lobbies che finora ci hanno condizionato nella scelta e nell'utilizzo dell'energia. Le stesse lobbies che ci costringono ad usare le centrali a petrolio o carbone, che cementificano le città costruendo inceneritori, che vogliono l'acqua privata e che spingono per il nucleare. Zerogas vuole LIBERARE i cittadini da questa schiavitù e rendere loro disponibili tutte le tecnologie rinnovabili già esistenti, poco diffuse, attualmente disincentivate o tenute nei cassetti delle multinazionali energetiche, che consentiranno, una volta applicate, non solo di smettere di inquinare il nostro ambiente ma di essere autosufficienti, spingendo l'autoproduzione e consentendo un risparmio notevole o addirittura un guadagno costante."

Il tour nasce a seguito del successo ottenuto dalla rete tramite idee e conoscenza: si tratta di un incontro di circa 1 ora nella quale ci sarà una video proiezione e una presentazione dei vari progetti Zerogas (dallo stoccaggio di energia all'auto ad aria compressa, da un sistema alternativo per la produzione di energia elettrica a isolamenti termici innovativi per case a consumi zero, ecc).

Come spiegano gli ideatori di Zerogas è fondamentale la partecipazione del pubblico: "Il progetto prevede di aiutare i singoli cittadini attraverso class action economiche che ci consentiranno di sostituire man mano tutte le attuali tecnologie energetiche per ogni necessità, a cominciare dalle case passive fino agli automezzi e al tempo stesso ci consentiranno di destabilizzare il sistema annientando le lobbies e dirottando l'economia verso il beneficio a favore di tutti anziché di pochi. Per poter fare tutto ciò, chiediamo ai medesimi cittadini di unirsi in un'unica forza attraverso il web per un progetto totalmente open-source che vedrà ogni singolo cittadino come parte integrante di questo progetto facendolo diventare sia fruitore che diffusore di queste tecnologie e diventando finalmente "il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo" anche dal punto di vista energetico. E' l'opportunità di una vera e propria rivoluzione tecnologica, perchè solo con l'aiuto di milioni di persone potremmo liberarci dalla schiavitù energetica".

L'invito alla partecipazione, oltre che ai cittadini, è rivolto anche agli amministratori pubblici e ai giornalisti.


X INFO SUL TUOR DI MAGGIO E PER ORGANIZZARE UNA TAPPA NELLA TUA CITTA': tour@zerogas.it
SEGUI GLI SVILUPPI DELL'INIZIATIVA SU FB: http://www.facebook.com/zerogas
VISITA IL SITO: www.zerogas.it



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CONFESSO: ANCH'IO SONO UN MANDANTE MORALE!

giovedì 15 dicembre 2011

Situazione sempre critica a Fukushima

da www.lastampa.it 02/11/2011 -

Esteri - Fukushima, trent'anni per bonificare

Rischi di una nuova fissione nucleare

I tecnici hanno iniziato a iniettare acido borico per evitare
una possibile reazione a catena

Trent'anni per smantellare e bonificare i quattro reattori dell'impianto nucleare di Fukushima in Giappone, situato a 220 km a nord-est della capitale Tokyo, e colpito durante il terremoto e il seguente tsunami lo scorso 11 marzo. Lo sostiene un rapporto ufficiale della Commissione giapponese per l'energia atomica, secondo quanto scrive il Guardian online. Nel dossier si spiega che la rimozione dei detriti e del combustibile contenuto negli impianti dovrebbe iniziare a fine 2021 e che ci vorranno complessivamente oltre trent'anni, dopo l'arresto dei reattori a freddo, per completare lo smantellamento.

Il rapporto però non specifica i costi dell'intero processo. La Commissione cita il caso di un altro incidente, quello avvenuto a Three Miles Island, la centrale Usa che registrò una importante emissione di cesio radioattivo nel 1979. In quel caso ci vollero dieci anni per mettere in sicurezza l'impianto e bonificare l'area. Ma per l'incidente a Fukushima, secondo la Commissione, ci vorranno tempi più lunghi. La Tepco (Tokyo Electric Power Co), la società che gestisce l'impianto aveva confermato all'inizio di agosto insieme al governo nipponico l'obiettivo di raggiungere «l'arresto a freddo» dei reattori danneggiati per metà gennaio 2012, dopo aver ridotto gradualmente la temperatura del combustibile anche con il sistema di raffreddamento stabile. L'incidente di Fukushima è la peggiore crisi nucleare mondiale da Cernobyl, avvenuta nel 1986.

Intanto la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dello scorso 11 marzo, ha annunciato oggi che ha cominciato a iniettare una miscela di acqua e acido borico in uno dei reattori dell'impianto, in cui potrebbe prodursi una nuova reazione di fissione nucleare. La Tokyo Electric Power (Tepco) ha precisato che si tratta del reattore numero due dell'impianto. "Non possiamo scartare la possibilità di una reazione di fissione nucleare localizzata", ha dichiarato il portavoce di Tepco, Hiroki Kawamata, aggiungendo che l'iniezione di questa miscela è una misura di precauzione.

 

Breve commento: quello che occorre sapere, e che i media non dicono, è che a Fukushima la situazione non è sotto controllo, bensì in continua evoluzione verso il peggio.

La fase critica continua e durerà almeno fino al marzo 2012, se tutto va bene, ma non è affatto detto. Si sta lavorando disperatamente per tappare le falle e non si sa se le toppe siano peggio del buco.

Il concetto base è che l'informazione ufficiale non ci mette in condizioni, noi cittadini, di sapere veramente come stanno le cose. Nasconde senpre elementi essenziali ed è programmaticamente, quindi falsamente, rassicurante.

L'incidente è molto più grave di quanto non sia stato prospettato, tanto che è stato proposto ufficialmente in AIEA di inserire un livello 8 nella Scala INES, superando il livello 7 - massimo - con il quale è stato classificato Chernobyl.

Dopo le esplosioni "chimiche" del marzo 2011 potrebbe ricrearsi in un qualsiasi momento anche una massa critica non controllabile, ovviamente con le barre, a causa delle fusione del combustibile. Oggi la TEPCO ci viene a dire che hanno usato acido borico; le fissioni in una massa di combustibile nucleare ci sono sempre, è il loro livello che dovrebbe preoccupare e quanto avvenuto è segno che questo è cresciuto o sta crescendo; auguriamoci quindi che non raggiunga livelli critici (ma se ciò avverrà diamo per scontato che lo sapremo tardi e male).

L'iniezione di acido borico è utile per ridurre il livello neutronico in un reattore con struttura intatta o poco modificata; se invece si è creata dopo la fusione una massa di combustibile compatta (magari raccolta nella parte bassa del recipiente in pressione) il boro non vi può penetrare e rimane all'esterno, per cui, nonostante l'assorbitore neutronico, localmente si può arrivare ad avere una massa critica: la possibilità di catastrofe è sempre all'orizzonte…

Anche in Italia bisogna stare vigilanti, se non per una possibile nuova nube radioattiva che ormai non dovrebbe poter venire fuori, sicuramente per i forti rilasci di radioattività nel territorio circostante e soprattutto nell'acqua di mare.

Riporto anche una "vecchia intervista" (ma ancora attuale) con Angelo Baracca dell'aprile 2011, che dà l'idea di quanto dobbiamo ancora stare in campana...

In neretto le domande dell'intervistatore...

Fukushima è fuori controllo?


Credo proprio di sì, qui il problema è che ci dicono molto poco, e quello che ci dicono è contraddittorio. Credo che anche loro, in parte, non sappiano cosa sia successo realmente e cosa fare. Ci danno notizie confuse, mi sembrano in stato di confusione, una confusione che si mescola, però, con degli interessi precisi, con dei calcoli sulle conseguenze, sul futuro e su tutta un'industria marcia sin dalle fondamenta qual è il nucleare. Un'industria che non fornisce le informazioni, ogni volta che c'è un incidente. Anche nel passato hanno sempre sminuito, sdrammatizzato, dicendo "non è successo nulla". Su Fukushima c'è un misto di parziali ammissioni, notizie contraddittorie. Per esempio la notizia di qualche giorno fa che avevano trovato plutonio in vari punti non è mai più stata confermata ed è di una gravità eccezionale perché il plutonio è nel nocciolo del reattore 3, con il combustibile misto che era in funzione, quindi è soggetto all'incidente nella piscina del combustibile esaurito del reattore 4, che desta moltissime preoccupazioni. Però la notizia non è mica stata confermata, come si fa a valutare le cose se le informazioni sono così reticenti, parziali, manovrate. Credo veramente che la situazione sia fuori controllo, ci sono anche valutazioni contraddittorie, chi dice che l'incidente a questo punto è più grave addirittura di Chernobyl. Io non so dire questo, ma sicuramente la gravità dell'incidente è enorme, è colossale, è epocale, è un'apocalisse.
Se questa storia del plutonio fosse vera aggraverebbe il quadro già grave?
Sarebbe di una gravità eccezionale. Il plutonio è un elemento artificiale, non esiste in natura. E' uno degli elementi più pericolosi. Il plutonio è il più pesante di tutti, è più pesante dell'uranio. Se entra nelle catene alimentari, se inquina il terreno, l'acqua, è un agente spaventoso per le conseguenze che può avere.
Quale può essere lo scenario più catastrofico per Fukushima?
Questa è una buona domanda. bisognerebbe sapere cosa succede lì dentro. Qui bisogna capire se la fusione dei noccioli c'è stata. Di uno l'hanno ammesso, parlando di fusione parziale. L'avevo letto anche per il reattore 1, addirittura il 70% del nocciolo fuso, ma sono notizie che non vengono confermate, quindi capire cosa sia il peggio lì è difficile. E' tutto un disastro, non esiste un meglio, è tutto peggio. Poi la catastrofe può essere peggiore o meno peggio, ma parlare di peggio e di meglio è difficile. Qui il plutonio, al di là delle conseguenze drammatiche sulla salute, se si sparge nell'ambiente entra nelle catene alimentari. Anche la storia dell'acqua che ci hanno detto che buttavano sui reattori non è chiara. L'acqua non va dentro i reattori, per farla entrare dentro ci vogliono delle pompe. Se la buttavano dall'alto non si capisce a cosa servisse. Poi la storia dell'acqua radioattiva. Dicono che hanno tappato questa falla, ma da dove veniva questa acqua? Una crepa, ma da cosa? Quei reattori hanno un circuito primario di raffreddamento che è direttamente in contatto con l'esterno perché vanno direttamente in turbina a differenza di altri reattori, quindi se ci sono state fuoriuscite di acqua radioattiva vuole dire che si può essere rotto questo circuito di raffreddamento, quindi i noccioli sarebbero scoperti, a contatto con l'esterno. Non si capisce più nulla.
Perché c'è chi parla di esplosioni e bagliori al reattore uno, che in realtà ora dovrebbe essere spento?
In effetti non ci dovrebbero essere. In un reattore spento il primo processo grave è il fatto della gravissima radioattività e del grandissimo calore sviluppato che può portare alla fusione del nocciolo. Una volta che il nocciolo è fuso, non è più controllabile perché il metallo non è più dentro le sbarre, si è mescolato in un'unica massa, almeno nelle parti fuse. Non so come si distribuisca rispetto al moderatore, perché le sbarre sono immesse nel moderatore, ma a quel punto si fonde. Le sbarre si unificano. Sinceramente può darsi che una reazione a catena possa anche riprendere in quelle condizioni. Non è una reazione a catena che porta a una bomba nucleare, è una reazione a catena che contribuirebbe a produrre ancora più energia e calore e quindi andrebbe ad aggravare la situazione. E' difficile prevedere cosa succederà, peraltro l'altra cosa preoccupante è che non hanno nessuna idea di come potranno isolare questi reattori. Hanno parlato di coprirli di cemento come a Chernobyl ma intanto sono perlomeno 4, quindi l'operazione è più difficile. E poi a Chernobyl ricordiamoci che gli elicotteri che buttavano il cemento sulla centrale, potevano stare solo 6 secondi sopra la centrale per l'altissima radioattività. Gli operatori sono morti tutti. E poi buttaare cemento su delle centrali in una zona dove continuano a esserci delle scosse notevoli di terremoto, non certo grandi come la prima, è azzardato. Il cemento anche a presa rapida non è che diventi immediatamente solido. Ci sono dei tecnici che hanno detto che è impossibile per ora ricoprire di cemento. Il governo l'altro giorno ha ammesso che prima di settembre non se ne parla di isolare questi reattori, quindi può succedere di tutto in questo periodo.
Cos'è il meltdown? E' possibile a Fukushima?
Il meltdown si ha quando il calore è talmente grande che le barre fondono e diventano praticamente un'unica massa. il punto è che il meltdown può essere parziale o può essere totale. A Chernobyl mi pare di capire che ci sia stato il meltdown di tutta la massa dell'uranio, a Three Mile Island nel 1979 fu un meltdown parziale, e qui a Fukushima si è parlato di meltdown parziale. Ma in ogni caso sarebbe in 3 reattori e in qualche modo qualcosa di analogo è successa anche in una piscina con acquedotti di combustibile che contengono plutonio. Il meltdown vuole dire fusione del nocciolo per il grande calore che fa fondere i metalli. Arriva a temperature tali da fondere i metalli, fonde la guaina di zirconio delle barre e le barre formano un'unica massa. Almeno in un reattore un meltdown parziale l'hanno ammesso. Il dubbio è che ci sia anche in tutti e 3 i reattori. Il dubbio è che qualcosa di molto grave sia successo e stia succedendo anche nelle piscine di combustibile che contengono plutonio. Le piscine di combustibile hanno un problema: non sono all'interno dei contenitori a tenuta di cemento, ma sono fuori, quindi se succede qualcosa sono a contatto diretto con l'ambiente

lunedì 28 novembre 2011

Azioni contro il treno Castor / Corrispondenza dalla Francia

ciao,
questo è un nostro compagno su in Francia .......

inoltrare se è possibile



Intervista con un compagno dal campeggio anti-nucleare di Valognes (Francia)

http://www.radiocane.info/cronache-dal-fronte/oltrecortina/1178-azioni-contro-il-treno-castor-corrispondenza-dalla-francia.html



Mercoledì 23 novembre 2011, come ogni anno dal 1995, è partito da Valognes (Normandia) il treno CASTOR (Cast for Storage and Transport Of Radioactive Material) che porta le scorie nucleari dal sito di "riciclo" di La Hague (Francia) al sito di "stoccaggio" di Gorleben (Germania). Come ogni anno, il movimento anti-nucleare si mobilita per bloccare questo treno della morte tramite varie azioni (cortei, blocchi, sabotaggi, etc.). Quest'anno, però, non è come tutti gli altri.

Il 2011 è stato l'anno della catastrofe di Fukushima, che ha messo di nuovo in luce il pericolo infinito dell'energia nucleare. Germania, Giappone, Italia e tanti altri paesi hanno rinunciato al nucleare (soprattutto per via dei costi degli incidenti, più che per salvaguardare le persone). In Francia, con 58 reattori, l'enorme potenza del gruppo Areva, le esportazioni di tecnologia nucleare in altri paesi, i legami stretti tra nucleare civile e nucleare militare, la questione non si pone neanche. I principali partiti politici, dall'estrema destra all'estrema sinistra, convergono sul consenso pro-nucleare. Il movimento anti-nucleare è stato molto debole in questi ultimi anni, e quasi tutto in mano ad associazioni con posizioni molto ambigue e per la maggior parte riformiste, nonostante l'emergenza assoluta della situazione.

Il 2011 è anche l'ultimo anno in cui partirà un treno di questo tipo. I treni CASTOR rappresentano comunque una parte minuscola delle scorie nucleari, la cui stramaggioranza viene semplicemente lasciata a marcire in campo aperto in Siberia, grazie agli accordi fra Areva e l'oligarchia russa.

Ogni anno viene lanciata una forte mobilitazione in Germania per bloccare il treno. Per chi legge il tedesco o il francese, raccomandiamo i capitoli del libro Autonome in Bewegung, che rintracciano la storia di questo movimento dagli anni 80*. Purtroppo e per via della potenza delle lobby pro-nucleare, in Francia non c'è mai stato una simile mobilitazione. Dopo il grosso movimento degli anni 80, sono rimasti pochi compagni a combattere il mostro nucleare nel paese europeo che conta più centrali.

Quest'anno, vari collettivi di tante città hanno deciso di lanciare un campeggio anti-nucleare al punto di partenza del treno, a Valognes, dal 21 al 24 novembre. Sono state anche preparate una serie di azioni decentralizzate per bloccare il treno lungo il suo percorso.

Il giorno della partenza del treno, il 23, hanno avuto luogo scontri tra i partecipanti al campeggio che provavano a bloccare i binari e la polizia. Sono state arrestate 16 persone, e 3 sono state ferite. Questo ha permesso comunque di ritardare la partenza del treno, che è arrivato in Germania solo oggi, venerdì 25 alle 10:00. La mobilitazione prosegue lì.

Il sito della mobilitazione in Francia (in francese):

http://valognesstopcastor.noblogs.org/

Il sito della mobilitazione in Germania (in tedesco):

https://www.gorleben-castor.de/

Immagine e video degli scontri a Valognes:

http://juralib.noblogs.org/2011/11/23/train-de-dechets-nucleaire-heurts-avec-les-manifestants-cinq-interpellations/

La pagina twitter per seguire il percorso del treno e le azioni di sabotaggio:

http://twitter.com/#!/sdnfr



*disponibile in francese:

http://goubligoubla.files.wordpress.com/2011/11/lutte_contre_letat_nucleaire.pdf

e in tedesco:


_______________________________________________
Cosp-irare mailing list
Cosp-irare@autistici.org
https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cosp-irare

domenica 27 novembre 2011

Saluggia, la notte delle betoniere nucleari

Lo abbiamo saputo per caso, alle 19 di giovedì 24 novembre 2011, che nella stessa notte, a partire dalle 0.30, sarebbero cominciate ad arrivare le prime delle 150 betoniere cariche di cemento liquido, per realizzare la gettata per le  fondamenta del deposito nucleare D2 di Saluggia.
 
Alle 0.30, avvertita la Questura, ci siamo ritrovati davanti alla strada di ingresso degli impianti nucleari, a testimoniare la nostra ferma opposizione a questa opera che condanna Saluggia e tutta l'Italia a dover tenere i rifiuti radioattivi nel luogo paradossalmente più pericoloso.
 
Eravamo militanti di Legambiente, di Pro Natura, c'era il Partito Democratico, la Federazione della Sinistra, SEL, il Movimento 5 Stelle, e c'erano molti cittadini di Saluggia e dei paesi del circondario: in tutto almeno 50 persone.
 
Le betoniere sono arrivate davvero, verso le ore 0.40: prima due, poi altre due, poi ancora altre due.
 
Si sono fermate davanti alla simbolica catena umana che avevamo formato nei pressi dell'imbocco della strada di acceso all'area nucleare, mentre noi abbiamo spiegato, ancora una volta, le mille ragioni della nostra contrarietà.
 
Alle ore 2.00 la manifestazione si è pacificamente conclusa.
 
Il problema però rimane, e si aggrava sempre di più!
 
"Viene voglia di piangere" abbiamo detto giovedì sera davanti alle betoniere con il motore acceso, "ma non siamo di certo rassegnati ad accettare che si compia questo assurdo progetto".
 
Legambiente del Vercellese
Gian Piero Godio